La genesi e le più antiche vicende dei due capolavori donatelliani vengono ricostruite grazie a numerosissime fonti inedite (opere d’arte, documenti d’archivio, testi letterari). Ne conseguono molteplici novità sulle date dei due bronzi, la loro prima collocazione, l’aspetto originario, il significato, la funzione. L’ampiezza dell’indagine svolta ha permesso all’autore di recuperare importanti materiali sconosciuti su opere ed artisti del Rinascimento connessi col tema (Paolo Uccello, Desiderio da Settignano, A. Rossellino, Verrocchio, Benedetto da Maiano, Michelangelo, Raffaello).